Nell’uomo la salmonellosi ha un tempo di incubazione di 12-72 ore. I sintomi sono per lo più febbre e manifestazioni gastrointestinali (diarrea, vomito, crampi addominali). Possono essere di maggiore gravità nei soggetti immunocompromessi (ad esempio gli individui sottoposti a trapianto, i pazienti oncologici o sottoposti a chemio o radioterapia, i pazienti diabetici), nei bambini sotto i 5 anni di età, negli anziani e nelle donne in gravidanza.
La principale via di trasmissione è quella alimentare, attraverso il consumo di carne, uova, latte e molluschi crudi o poco cotti.
Ma non solo! La Salmonella può essere presente anche nella flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, serpenti, iguane e altri rettili e anfibi. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l'ambiente in cui vivono.
Tutti i rettili, mantenuti come animali d'affezione, devono essere quindi considerati una possibile fonte di contagio per l'uomo.
L'infezione si può trasmettere all'uomo sia per contatto diretto (via orale o attraverso le ferite e i graffi), sia indiretto (ad esempio superfici contaminate come lavelli, pavimenti, maniglie).
Poiché la Salmonella può sopravvivere nell'ambiente anche per alcune settimane, la trasmissione indiretta gioca un ruolo importante: sembrano essere sufficienti anche contatti sporadici presso negozi di animali o con parenti o amici che possiedono un rettile. Anche il cibo destinato ai rettili, nella forma di animali vivi o congelati, può essere veicolo di contagio.