Il titolo del progetto sintetizza lo spirito, anche didattico e metodologico, dell’intero progetto
CIAK: la visione critica dei materiali scelti
MOTORE: la spinta offerta dai tre Obiettivi dell’Agenda 2030 scelti
AZIONE: la proattività generata dal percorso didattico legato ai materiali audiovisivi proposti; la visione critica offerta dai linguaggi del cinema che diventa un’opportunità potente e irrinunciabile per la scuola
GOAL: il raggiungimento di una nuova consapevolezza sul mondo della disabilità, capace di generare comportamenti virtuosi e di contribuire a formare cittadini capaci di fare delle diversità un motore di arricchimento reciproco e di reale inclusione, con contrasto a fenomeni di odio e di bullismo e con una spinta alla riduzione delle disuguaglianze e alla creazione di opportunità nuove per tutti
I ragazzi sono guidati nello “smontare” gli output audiovisivi proposti: impareranno a familiarizzare con i concetti alla base della grammatica e della sintassi filmica, conosceranno i passi e gli step necessari per arrivare a un prodotto audiovisivo “finito”, valuteranno le proprie competenze e saranno spinti a valorizzare i propri talenti e il proprio spirito critico, in modo originale e divertente.
L’intero progetto – che ha una sua edizione pilota nell’Istituto Sereni di Roma – ha un’impostazione basata sul learning on the job (“imparare facendo”), sulla partecipazione attiva degli studenti sin dalle prime fasi, sulla commistione virtuosa tra corpo docente e realtà esterne alla scuola, sulla valorizzazione delle competenze anche in relazione a opportunità da mettere in azione in famiglia e fuori dalle classi (flipped classroom).
- Imparano che il modo di presentare un argomento non è mai neutro: il punto di vista esprime sempre e comunque una posizione, e pone lo spettatore davanti a un’interpretazione soggettiva della realtà. Essere fruitori consapevoli dei linguaggi, delle tecniche e delle modalità alla base della costruzione dei prodotti audiovisivi consente a qualunque cittadino di poter esercitare il proprio spirito critico e allo stesso tempo di aumentare la consapevolezza alla base dei comportamenti messi in atto nella vita di tutti i giorni.
- Capiscono che il cinema non è solo quello in sala e che comprendere linguaggi, sintassi e caratteristiche degli output audiovisivi li renderà capaci di comprendere la differenza tra media, canali, linguaggi e registri di comunicazione.
- Apprendono che i 17 grandi obiettivi dell’agenda 2013 non sono dei meri desiderata sulla carta: i singoli comportamenti di ognuno possono contribuire in modo importante e incisivo alla realizzazione dei “target” che concorrono al Goal.
- Scoprono che saper “smontare” un film, un cortometraggio, un puntata di una serie o uno spot dà loro una competenza importante in termini di comprensione e di consapevolezza del mondo che li circonda e in cui sono immersi.
- Vivono la relazione con la tematica della disabilità non in modo didascalico o paternalistico, ma imparando a comprenderne caratteristiche, difficoltà e opportunità. Non sono da dimenticare le ricadute – seppur secondarie – in termini di prevenzione del bullismo nei confronti di ragazzi neurodiversi e in termine di abbattimento di stereotipi e pregiudizi.